Segnaliamo  che è in fase di revisione finale il nuovo Conto Termico 3.0: le eventuali osservazioni sul testo sono trasmissibili via pec  cee@pec.mite.gov.it in consultazione pubblica fino al 10 maggio 2024.

Le novità del Conto Termico 3.0

Il testo in consultazione ammette ai benefici previsti dal decreto:

  1. le amministrazioni pubbliche;
  2. i soggetti privati;
  3. gli enti del terzo settore;
  4. le configurazioni di autoconsumo collettivo e le comunità energetiche rinnovabili.

Le amministrazioni pubbliche potranno realizzare interventi di produzione di energia termica da fonti rinnovabili e interventi di efficienza energetica sugli edifici di proprietà pubblica.

soggetti privati, ivi inclusi gli enti del terzo settore, avranno invece la possibilità di realizzare:

  • in ambito civile residenzialesolo interventi di piccole dimensioni di produzione di energia termica da fonti rinnovabili e di sistemi ad alta efficienza previsti dal decreto;
  • in ambito civile non residenziale, interventi di produzione di energia termica da fonti rinnovabili e interventi di efficienza energetica negli edifici per il settore terziario, cioè tutti gli interventi ammessi al beneficio.

Cosa ci ha colpito sul nuovo Conto Termico 3.0

In attesa che il nuovo decreto esca in via definitiva, osserviamo che le nuove disposizioni potrebbero prevedere di innanzare da 5000 € a  15000 € la soglia per la quale il GSE paga in una sola rata (circa 3 mesi) l’incentivo.

Inoltre viene prevista, per la prima volta, anche la possibilità di abbinare il fotovoltaico alla pompa di calore come interventi in grado di incrementare l’efficienza energetica in edifici esistenti, parti di edifici esistenti o unità immobiliari esistenti, se dotati di impianto di
climatizzazione.

L’unico punto negativo che abbiamo individuato è che i costi massimi dei singoli interventi saranno allineati ai costi massimi ammissibili previsti dal Decreto prezzi allegato I del D.M. 6 agosto 2020 e successivo D.M. 14 febbraio 2022 .

Resta in contatto con noi per le prossime novità!

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AGGIORNAMENTO: IL BONUS PIEMONTE E’ STATO PROROGATO A SETTEMBRE 2025.

Regione Piemonte ha prorogato fino al 31 dicembre 2023 il  “Bonus Piemonte“, il bando che concede contributi a fondo perduto per quasi 9 milioni di euro ai cittadini residenti in Piemonte che intendono rottamare e sostituire stufe e termocamini o caldaie per riscaldamento domestico a biomassa legnosa che hanno una potenza al focolare inferiore a 35 kWt.

Il contributo ammonterà a 1500 euro per l’acquisto di stufe e termocamini ed a 3000 euro per l’acquisto di caldaie appart

enenti alla classe 5 Stelle.

Il bando è rivolto a persone fisiche che, alla data di presentazione della domanda, risultano proprietarie delle unità immobiliari residenziali aventi le seguenti caratteristiche:
– utilizzate come abitazione principale dai beneficiari (residenza anagrafica e dimora abituale);
–  localizzate all’interno del territorio della Regione Piemonte;
–  “esistenti”, ossia accatastate;
– dotate di impianto termico registrato sul Catasto Impianti Termici (CIT) della Regione Piemonte.

Per poter aderire all’iniziativa, la cui copertura finanziaria è garantita da risorse della Regione Piemonte e del Ministero della Transizione ecologica, occorre aver ottenuto l’attestazione di contributo da “Conto termico” al momento della presentazione della domanda.

Hai i requisiti per ottenere il Bonus Piemonte? Non aspettare, contattaci!