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Il fotovoltaico anche nel 2024 continua a riscuotere grande interesse: le due domande che più spesso ci vengono rivolte sono “il fotovoltaico conviene davvero?” e “quali sono i bonus disponibili per sostenere la spesa per il fotovoltaico?

In questo articolo ci concentreremo sulla seconda domanda. Entrando nello specifico, i bonus che consentono di portare in detrazione o di ottenere contributi per l’installazione di pannelli fotovoltaici sono al momento i seguenti:

  • Bonus fotovoltaico 2024: contributo a fondo perduto (Reddito Energetico)
  • Bonus fotovoltaico 2024: con Bonus ristrutturazione (50%);
  • Decreto CER

Reddito Energetico

l decreto 8 agosto 2023 ha istituito un “fondo nazionale reddito energetico” (il plafond complessivo è pari a 200 milioni di euro per le annualità del 2024 e 2025) per le famiglie in condizione di disagio economico con l’obiettivo di favorire la realizzazione di impianti fotovoltaici in assetto di autoconsumo.

L’obiettivo è  quello di consentire l’accesso agevolato all’energia rinnovabile per soggetti che appartengono a nuclei familiari con ISEE inferiore ai 15.000 euro o a 30.000 euro, avendo almeno quattro figli a carico.

Il Fondo Reddito Energetico è di natura rotativa e riguarderà in gran parte le regioni del Mezzogiorno.

Gli impianti, per i quali il decreto destina un contributo in conto capitale, devono essere realizzati su coperture e superfici, aree e pertinenze di cui il soggetto beneficiario sia titolare di un valido diritto reale. Le installazioni di pannelli fotovoltaici dovranno rispettare i criteri della potenza nominale non inferiore a 2 kW e non superiore  6 kW, o comunque non andare oltre la potenza nominale in prelievo sul punto di connessione.

Per accedere al Reddito energetico l’impianto deve essere realizzato esclusivamente da imprese, come AIER IMPIANTI Srl, che possiedono questi requisiti:

  • Avere la lettera A del DM37/08
  • Essere in regola con il corso FER

Il GSE ha attivato un registro degli installatori di impianti fotovoltaici chiamato Mappa dei Realizzatori.

ll Registro permetterà quindi una maggiore visibilità agli installatori (chiamati in questo caso realizzatori)  che devono iscriversi sull’area clienti del sito GSE.

Il contributo viene erogato da GSE direttamente al soggetto realizzatore, in relazione alle spese ammissibili, per un importo massimo di 2.000 euro come quota fissa e 1.000 €/kW per la quota variabile.

Bonus ristrutturazione (50%)

Il bonus ristrutturazione è un’agevolazione fiscale che consiste in una detrazione del 50% sull’Irpef fino a un massimo di 96.000 euro. 

L’agevolazione è rivolta a tutti i contribuenti che sostengono le spese per interventi di ristrutturazione edilizia su immobili a uso abitativo, sia di proprietà che in locazione. La detrazione, se ottenuta, viene ripartita in 10 rate annuali di eguale importo.

In questa agevolazione rientrano anche le installazioni dei pannelli fotovoltaici sul tetto, sul balcone o sulla facciata di casa con relativi sistemi di accumulo.

Se intendi sfruttare il bonus ristrutturazione, non indugiare! E’ ormai certo che il 2025 porterà con sé ridotte risorse da destinare alle misure che rientrano nei bonus casa.

Dal 1° gennaio 2025 la detrazione per il bonus ristrutturazioni è infatti prevista scendere fino al 36% per tre anni dopodiché, dal 2028 al 2033, l’agevolazione si abbasserà al 30%. Per quanto riguarda il tetto massimo di spesa, rimane stabile a 96.000€ fino alla fine dell’anno corrente (31 dicembre 2024) per poi dimezzarsi a 48.000€.

Decreto CER (Comunità Energetiche Rinnovabili)

Il Decreto CER  prevede :

  • un contributo a fondo perduto del 40%, finanziato dal PNRR, destinato alle comunità che installano impianti in comuni con una popolazione inferiore a cinquemila abitanti.
  • una tariffa incentivante sull’energia rinnovabile prodotta e condivisa su tutto il territorio nazionale, incoraggiando così la partecipazione e la diffusione delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER).

Il GSE sarà il punto di riferimento per fornire documentazione, guide informative e supporto specifico attraverso il proprio sito istituzionale (www.gse.it), aiutando gli interessati nella costituzione delle CER e semplificando il processo di adesione al nuovo meccanismo.

 

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Segnaliamo  che è in fase di revisione finale il nuovo Conto Termico 3.0: le eventuali osservazioni sul testo sono trasmissibili via pec  cee@pec.mite.gov.it in consultazione pubblica fino al 10 maggio 2024.

Le novità del Conto Termico 3.0

Il testo in consultazione ammette ai benefici previsti dal decreto:

  1. le amministrazioni pubbliche;
  2. i soggetti privati;
  3. gli enti del terzo settore;
  4. le configurazioni di autoconsumo collettivo e le comunità energetiche rinnovabili.

Le amministrazioni pubbliche potranno realizzare interventi di produzione di energia termica da fonti rinnovabili e interventi di efficienza energetica sugli edifici di proprietà pubblica.

soggetti privati, ivi inclusi gli enti del terzo settore, avranno invece la possibilità di realizzare:

  • in ambito civile residenzialesolo interventi di piccole dimensioni di produzione di energia termica da fonti rinnovabili e di sistemi ad alta efficienza previsti dal decreto;
  • in ambito civile non residenziale, interventi di produzione di energia termica da fonti rinnovabili e interventi di efficienza energetica negli edifici per il settore terziario, cioè tutti gli interventi ammessi al beneficio.

Cosa ci ha colpito sul nuovo Conto Termico 3.0

In attesa che il nuovo decreto esca in via definitiva, osserviamo che le nuove disposizioni potrebbero prevedere di innanzare da 5000 € a  15000 € la soglia per la quale il GSE paga in una sola rata (circa 3 mesi) l’incentivo.

Inoltre viene prevista, per la prima volta, anche la possibilità di abbinare il fotovoltaico alla pompa di calore come interventi in grado di incrementare l’efficienza energetica in edifici esistenti, parti di edifici esistenti o unità immobiliari esistenti, se dotati di impianto di
climatizzazione.

L’unico punto negativo che abbiamo individuato è che i costi massimi dei singoli interventi saranno allineati ai costi massimi ammissibili previsti dal Decreto prezzi allegato I del D.M. 6 agosto 2020 e successivo D.M. 14 febbraio 2022 .

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